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JOJO Jazzy Jester/ Il Contrabbasso.[Sinossi cerebrale con collaborazione cardiaca rilassata]

[... che disprezza l'ascesa verso il solido]

“Trattato Empirico sull’Onda Perfetta e la Tavola da Surf, sua fidata Assistente (che non prende appunti ma li scivola)"
A cura del Prof. Dr. Dott. (e mezzo) Alighiero Mirtillo,
Vicepresidente ad honorem dell’Accademia dei Naufraghi Volontari

Premessa
Vi sono onde che si alzano, onde che si infrangono.
L’Onda Perfetta, invece, fa entrambe le cose: si mostra e si sottrae nel medesimo istante, lasciandoti nel dubbio se l’hai cavalcata o solo sognata.
La Tavola da Surf, entità lignea (o sintetica, ché i tempi cambiano), non spinge né trattiene. È come una segretaria distratta che ti accompagna alle riunioni di un condominio nel quale non sei abitante, ma la tua decisione sulle sorti della facciata stravolgerà il sistema.

Carattere dell’Onda
Instabile per vocazione, ironica per mestiere.
Si presenta quando hai perso interesse e fa la ritrosa quando la cerchi troppo.
Non risponde ai richiami umani, ma occasionalmente si lascia accarezzare da chi schiaccia un pisolino al largo e in solitaria.


Esperimenti (con esiti discutibili)
1Tentativo di dialogo in latino: risposta in silenzio salmastro.
2Offerta rituale di carote e macedonia: ignorata da entrambi i regni, animale e marino.
3Surfata in frac con monocolo e orologio a cipolla: effetto scenografico eccellente, durata sulla tavola 0,8 secondi.

Creaturame Avvistato
•Sirene in pausa sindacale.
•Gabbiani con sindrome da provocazione.
•Ondini addetti alla manutenzione del tempo impermeabile.

Conclusione
L’Onda Perfetta non si possiede, la Tavola non si guida.
Si può solo affidare il peso e lasciarsi trasportare, fino alla prossima caduta o alla prossima lettura della spuma.

Perché, come dice un antico proverbio bagnato:

“Chi rincorre l’onda finisce per bere il mare.”