Latest Blog Post

24. E passano i treni

E per migliorare la tua giornata ti sei concessa delle Winston Blu. Purtroppo è novembre. Mi è sempre dispiaciuto che il fumo dei miei monologhi ti impregnava gli abiti e gli occhi pieni di disordine e di doppioni di chiavi perse anche quelle.Andremo a dormire in qualche stanza affacciata su una discarica con qualche materasso gettato in un angolo. Ricostruiremo tutto. Come se fossimo nel dopoguerra, come se fossimo in Unione Sovietica. Ti tolgo i vestiti ma tu puoi accendere pure la luce per rivestirti più in fretta, puoi amarmi come vuoi tu.
Oggi laviamo il cielo con della vernice rossa perchè è più coreografica e perchè fa buio troppo presto nell'ufficio dove lavori.Mi dici che anch'io dove sono passato, ho sempre distrutto tutto e che finirò per spargere del sale sul tuo cuore.
La verità è che vorrei portarti su un isola del traffico per piantare semi di frutto.
E passano i treni sopra costellazioni che dormono sopra edifici verdi e sopra i nostri disagi economici.
E dimmi se hai ancora voglia di suonare i campanelli e scappare. E cantare più forte quando passi tra la gente in attesa del 27A.
Fumavano così tanto che portavamo delle nuvole con noi e spesso pioveva.
E passano i treni tra le arterie e le articolazioni delle nostro corpo.
E passano i treni sotto i cieli dell'Argentina e sopra i film di Fellini.
E passano i treni...


Dattero è morto, evviva Dattero.